Tecniche estratte dall’articolo Barriere

Condividi

Tecniche estratte dall'articolo "Barriere" di Giovanni Colazza

Tecniche estratte dall’articolo:

  1. Spezzare l’immagine abituale di sé stessi

    • Descrizione: Abbandonare la vecchia idea limitata che si ha di sé, per iniziare a percepirsi come illimitati in spazio, età e potenza.

    • Obiettivo: Sperimentare un “Io” libero, senza confini autoimposti.

  2. Raggiungere il senso della realtà di sé stessi

    • Descrizione: Superare l’autolimitazione mentale e fisica, smettere di vedersi piccoli e deboli.

    • Immagine guida: Non essere come l’aquila che si crede serpente.

  3. Liberare la visione interiore del mondo

    • Descrizione:

      • Non pietrificare il mondo con concetti rigidi e misurazioni limitanti.

      • Riconoscere che le “forze della natura” sono manifestazioni della nostra stessa sostanza proiettata all’esterno.

    • Tecnica: Contemplare terra, acqua, aria e fuoco come forze viventi consapevoli.

  4. Sviluppare il senso del mistero

    • Descrizione:

      • Coltivare la sensibilità verso l’ignoto.

      • Sentire la forza di ciò che non si conosce, non solo ciò che si comprende.

  5. Ritmare i concetti

    • Descrizione:

      • Non basta capire: occorre ripresentare ritmicamente i concetti alla coscienza.

      • Questo significa pensarli periodicamente, volitivamente, sia con la mente che con il sentimento.

    • Obiettivo: Interiorizzare il concetto fino a trasformarlo in presenza vivente.

  6. Trattenere il senso di grandezza e potenza

    • Descrizione:

      • Quando meditando su questi concetti nasce un sentimento di grandezza interiore, mantenerlo vivo, lasciarlo compenetrare tutta la coscienza.

  7. Liberarsi dal guscio della vita quotidiana

    • Descrizione:

      • Non basta cambiare mentalmente; bisogna rompere i limiti subconsci creati dalle abitudini quotidiane.

    • Tecnica: La pratica costante e il lavoro sulla percezione libera e senza limiti portano a sciogliere questa “crosta” interiore.

 

Potrebbe interessarti anche...

I principi base

 FUNZIONE DELLA SOFFERENZA O DEL DOLORE

La permanenza ossessiva di una sofferenza è in sostanza un potere dell’Io, deviato: l’asceta può assumerlo, senza mutare mediazione: riferendo all’Io il contenuto, sino alla sua espressione

Torna in alto
Panoramica privacy

This website uses cookies so that we can provide you with the best user experience possible. Cookie information is stored in your browser and performs functions such as recognising you when you return to our website and helping our team to understand which sections of the website you find most interesting and useful.